Portare i bambini con la fascia

"per i bambini del nostro tempo,
per i genitori al passo con loro" 


E’ comodo e sicuro: nessun problema con le barriere architettoniche; lascia le mani libere; si può legare in modi diversi a seconda delle esigenze; il bambino è sostenuto e contenuto, è legato e non cade.

E’ ergonomico per il bambino: salvaguarda la cifosi fisiologica, distribuisce il peso, previene la displasia all’anca; per chi porta: la larghezza della fascia e l’aderenza dei corpi distribuiscono perfettamente il peso e facilitano i movimenti.

Rassicura e tranquillizza: il bambino perché riduce il pianto, facilita il sonno, calma le coliche; la mamma perché ha il piccolo sotto controllo ma è libera di proseguire le sue attività, acquista sicurezza nella cura. Il distacco post-natale è più dolce.

Favorisce la relazione di cura e d’attaccamento: portare i bambini in fascia permette di percepire e di reagire con più prontezza i loro bisogni. In questo modo è facilitato lo sviluppo di un attaccamento sicuro.

Favorisce lo sviluppo emotivo e congnitivo: sempre a contatto con qualcuno e sempre alla stessa altezza degli adulti, il bambino in fascia partecipa alla vita comune e ne riceve gli stimoli, ma sempre con la mediazione e la sicurezza che gli dà il contatto con chi porta.

Per approfondire consigliamo la lettura di:

Esther Weber, Portare i piccoli, Il Leone Verde. Torino. 2007.

e anche il sito Portare i piccoli