tratto dal sito http://difesalattematerno.wordpress.com/
I
contaminanti chimici sono in grado di raggiunge tutti gli ecosistemi
del nostro pianeta. Il latte materno è stato usato come biomarker
dell’inquinamento ambientale in quanto, per processi di bioaccumulo nei
tessuti grassi, molti contaminanti chimici raggiungono concentrazioni
facilmente misurabili nel latte materno. L’informazione sulla presenza
di contaminanti nel latte materno arriva ai media piuttosto spesso,
creando confusione tra i genitori e gli operatori sanitari ed in alcuni
casi provoca la sospensione dell’allattamento al seno. In questo
documento, il Comitato per l’allattamento materno della Associazione
Spagnola di Pediatria (AEP) sottolinea l’importanza di promuovere
l’allattamento al seno come la scelta più sana, perché i suoi benefici
superano chiaramente i rischi per la salute associati ai contaminanti
chimici presenti nel latte materno. Il latte materno contiene fattori
protettivi che contrastano i potenziali effetti nocivi connessi con
l’esposizione prenatale a inquinanti ambientali. In questo documento si
sintetizzano le principali raccomandazioni per ridurre il livello di
contaminanti chimici nel latte materno e si sottolinea il ruolo
fondamentale delle istituzioni governative nello sviluppo di programmi
mirati alla eliminazione o riduzione della contaminazione chimica del
cibo e dell’ambiente, così da evitare gli effetti negativi sulla salute
dei bambini,derivanti dalla esposizione a questi composti tossici,
attraverso la placenta e il latte materno.
aep13contaminanteslm_it.pdf