Lettera aperta: Invitiamo i nostri ospedali ad aderire all’iniziativa OMS-Unicef “Ospedali&Comunità Amici dei Bambini” (Baby Friendly Hospitals Initiative).
Gentilissimi,
siamo un gruppo di genitori, futuri genitori e comuni cittadini interessati al miglioramento delle pratiche assistenziali nei reparti di maternità. Per esperienza diretta o indiretta conosciamo i benefici e l’infinita bellezza dell’allattamento materno e crediamo che vada sostenuto.
Il latte della mamma è un alimento insostituibile per il benessere psicofisico dei bambini nel primo periodo della loro vita, ha effetti benefici sulla salute delle mamme (diminuisce il rischio di depressione post-partum, riduce l’incidenza dei tumori al seno e all’ovaio) e ha vantaggi anche in termini sociali, economici e ambientali (riduce il divario tra ricchi e poveri, riduce le spese sanitarie per malattie e allergie, non produce rifiuti e non deve essere trasportato …).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda un allattamento esclusivo fino al sesto mese compiuto, poi consiglia di introdurre altri alimenti e continuare l’allattamento fino a due anni o oltre, a discrezione di mamma e bambino.
Fortunatamente sono rari i casi in cui una donna è impossibilitata ad allattare per patologie sue o del bimbo.
Molto più spesso i problemi che incontrano le donne, e che talvolta rendono l’allattamento un’esperienza estremamente faticosa e stressante, potrebbero essere risolti o prevenuti.
Crediamo che ogni donna abbia il diritto di scegliere se allattare o meno il suo bimbo, ma affinché questa scelta sia davvero libera e consapevole, occorre darle tutte le informazioni e i supporti necessari per poter allattare con successo.
Nonostante la positiva campagna promozionale per l’allattamento al seno promossa dall’Ausl di Ravenna negli ultimi anni, molte cose potrebbero ancora migliorare, sia durante i primi giorni di puerperio in ospedale, sia dopo le dimissioni. Alle neomamme vengono talvolta fornite informazioni discordanti sulla fisiologia dell’allattamento e consigli non in linea con le raccomandazioni OMS. La rete di aiuto che le circonda dopo le dimissioni andrebbe rafforzata.
L’iniziativa internazionale “Ospedali Amici dei Bambini” (BFHI) lanciata dall’Unicef e dall’OMS nel 1991, indica le buone pratiche da garantire nei punti nascita per favorire l’allattamento al seno:
1. Definire un protocollo scritto per l'allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario.
2. Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo.
3. Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell'allattamento al seno.
4. Aiutare le madri perché comincino ad allattare al seno già mezz'ora dopo il parto.
5. Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati.
6. Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica.
7. Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in), in modo che trascorrano insieme ventiquattr'ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale.
8. Incoraggiare l'allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento.
9. Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell'allattamento.
10. Favorire la creazione di gruppi di sostegno alla pratica dell'allattamento al seno, in modo che le madri vi si possano rivolgere dopo essere state dimesse dall'ospedale o dalla clinica.
La struttura deve inoltre attenersi al Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno dell’OMS, varato nel 1981, alle successive risoluzioni OMS e alla normativa nazionale in materia (circolare del 24 ottobre 2000 n.16; D.M. del febbraio 2005 n.46, D.M 9 aprile 2008, n. 82), che vietano donazioni e/o acquisti a basso prezzo di prodotti che sostituiscono o interferiscono con l’allattamento, la loro pubblicità al pubblico e le prescrizioni scritte routinarie di sostituti del latte materno alla dimissione dal nido. Purtroppo il Codice Internazionale è ancora poco conosciuto e poco rispettato tra gli operatori del settore. Anche per questo presso il Ministero della Salute è stato istituito (decreto 15 aprile 2008) un Comitato Multisettoriale con lo scopo di promuovere percorsi formativi e di aggiornamento degli operatori sanitari, e vigilare sulla corretta applicazione del “Codice Internazionale”.
In Italia ci sono già 21 ospedali che hanno ottenuto questa prestigiosa qualifica, ma di questi ancora nessuno in Emilia-Romagna. La certificazione non è facile da ottenere, si tratta di un percorso lungo, impegnativo, ma estremamente arricchente per tutta la comunità. Vengono coinvolti nel progetto i consultori, la pediatria di base e le associazioni di volontariato. Il Comitato italiano per l’Unicef accompagna e sostiene la struttura in tutti i passaggi dalla promozione, alla valutazione fino alla consegna della certificazione.
In occasione della Settimana Mondiale sull’Allattamento e del 20° anniversario della Dichiarazione Degli Innocenti chiediamo all’Ospedale e alla Comunità di Faenza di intraprendere il percorso per la certificazione “Ospedali amici dei bambini” (BFHI) e “Comunità amica dei bambini” (BFCI).
Estendiamo l’invito ad aderire al progetto anche agli ospedali di Lugo e Ravenna. Può essere una grande occasione per i tre punti nascita della Provincia e per la Sanità della Regione Emilia Romagna.
In attesa di una vostra risposta vi porgiamo
cordiali saluti
“Se si rendesse disponibile un nuovo vaccino che prevenisse un milione o più di morti infantili all’anno, e che fosse oltretutto poco costoso, sicuro, somministrabile per bocca, e non richiedesse la catena del freddo, diventerebbe immediatamente un imperativo di salute pubblica. L’allattamento al seno può fare questo ed altro, ma richiede una sua “catena calda” di sostegno e cioè assistenza competente alle madri perché possano aver fiducia in se stesse e per mostrare loro cosa fare, e protezioni da pratiche dannose. Se questa catena calda si è persa nella nostra cultura, o ha dei difetti, è giunto il momento di farla funzionare”.
A Warm Chain For Breastfeeding, Lancet, 1994, tratto da
“Protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno in Europa: programma d’Azione, Dublino 2004
Sottoscrizioni aggiornate al 1 ottobre 2010: eventuali altri nominativi saranno consegnati in seguito
Linda Maggiori, Faenza
Giovanni Angeli Faenza.
Caterina Iacono, Faenza
Silvia Bartoli, Faenza
Luana Riganello Faenza
Tiziana Tramonti Bagnacavallo
Stefania Farolfi, Castelbolognese
Maddalena Guazzolini, Faenza
Silvia Monti, Faenza,
Alessandro Borchi, Faenza
Maria Candida Iacuzzo, Faenza
Serena Iacuzzo, Faenza
Maura Mariani, Faenza
Alessandra Briccoli, Faenza
Beatrice Borchi, Faenza
Elisa Gorini, Faenza
Alfio Albonetti Faenza
Maria Carolina Oro Brisighella
Monica Montefiori Faenza (RA)
Mirta Michelacci, Faenza
Giorgia Naldi , Faenza
Mauro Emanuelli, Faenza .
Ilaria Ragazzini, Marradi FI
Silvia Naldi, Faenza (RA)
Martina Drudi, Faenza
Luana Maretti, Faenza
Paola Stivari, Faenza
Geva Von Berg Faenza
Marco Emiliani, Faenza
Monica Padovani, Fontanelice, Bologna
Licia Gladioli, Faenza
Giada Donati, Faenza,
Giulia Bezzi, Faenza
Raffaella Piaia, Faenza ,
Cristina Silvestroni, Forlì
Raffaella Grillandi, Faenza
Marco Fanelli, Faenza
Daniela Pollini, S.Agata sul Santerno (RA)
Daniela Benedetti Faenza
Simonetta Naldi, Faenza
Roberta Moretti, Russi
Cristina Zauli, Faenza
Giovanna Brondino Faenza
Pierpaolo Martini Faenza
Chiara Belosi Faenza
Monia Scarpa Faenza
Claudia Buscaroli, Faenza
Rita Zanelli, Faenza
Irene Rusticali, Faenza
Margherita Lazzarini Faenza
Emanuele Lanzoni, Faenza
Natalia Correo Faenza
Giovanni Savorani, Faenza
Virginie Barget Faenza
Alessandro Bertoni, Faenza
Benedetta Sintoni Faenza
Julie Shanks Brisighella (Ra)
Anna Benedetti Faenza
Elisa Tomassini, Faenza
Jan Guerrini, Faenza
Alì Dmitri Faenza
Barbara Altobelli, Faenza
Alessandra Odone, Faenza
Francesco Fabbri Faenza
Silvana Ragazzini, Faenza
Andrea Bellini, Faenza
Beatrice Melandri, Faenza
Mauro Bertoni, Faenza
Ilaria Calderoni Faenza
Daniele Tramonti, Faenza
Camilla Placci Faenza
Filippo Emiliani Faenza
Vincenzo Barnabè, Faenza
Elena Visani, Faenza
Stefano Alberghi, Faenza
Chiara Balducci, Faenza
Andrea Venturelli Faenza
Gianna Rosa Raccagni, Brisighella,(RA)
Deanna Dapporto, Faenza
Kim Krumpf, Faenza
Elena Albonetti, Faenza
Marica Tassinari, Faenza
Andrea Pasi, Faenza
Paola Piazza Faenza
Chiara Bagnoli, Faenza
Cristiana Bacchilega, Faenza
Enrico Usvelli, Brisighella
Maria Cleide Marques Ribeiro, Brisighella
Simonetta Ianiro, Faenza
Sara Ianiro, Forlì
Sabrina Ianiro, Forlì
Elisa Attanasio, Faenza
Matteo Bornazzini, Faenza
Cinzia Ortali Faenza
Chiara Rigoni, Rimini
Giulia Marsella, Imola (BO)
Salvatore Ruggeri, Imola
Veronika Sally Scianna Ravenna
Matteo Mazzotti Ravenna
Valeria Mazzarol Ravenna
Maria Liliana Volturo Faenza
Luigi Mazzotti Faenza
Lorena Ghetti Ravenna
Laura Villanova Bologna
Daniele Galli Bologna
Benedetta Azzani, Faenza
Benedetta Benedetti, Faenza
Luca Matulli, Faenza
Frencine Gambaro, Faenza
Valentina Cricca, Faenza
Massimiliano Muccinelli, Faenza
Elisabetta Di Simone, Faenza
Adler Placci,Faenza
Serena Zauli, Faenza
Antonella Nati, Fognano
Renato Sangiorgi, Fognano
Marzia Bianchi, Bagnacavallo
Paola Cantagalli, Faenza
Sara Bolognesi, Faenza
Tiziano Gurioli, Faenza
Ana Liverani, Faenza
Matteo Faccani, Faenza
Paola Satanassi, Faenza
Virginia Monica Rocco, Ravenna
Irene Nanni, Ravenna
Serena Liverani, Piangipane, Ravenna
Licia Maestri, Savarna
Anna Balzani, Castiglione di Ravenna, Ra
Valentina Servidei, Ravenna
Catia Niccolini, Ravenna
Elisabetta Catalano, Ravenna
Monica Tramonti, S.Antonio Ravenna
Miranda Virzi, Ravenna
Luigi Mazzotti, Faenza
Maria Liliana Volturo, Faenza
Anna Lacchini, Russi
Luciano Albonetti, Faenza
Cristina Solaroli, Faenza
Elisa Coralli, Russi
Vilma Zinzani, Faenza
(la raccolta sottoscrizioni ancora continua per info lindamaggiori@hotmail.com o via sms 333 3520627)
Alcuni link o libri di interesse:
http://www.unicef.it/doc/148/ospedali-amici-dei-bambini.htm (sito Unicef sull’iniziativa ospedali amici dei bambini)
www.mami.org (il MAMI- Movimento allattamento materno italiano - fa parte della WABA, una rete internazionale di organizzazioni ed individui che si dedicano alla protezione, alla promozione ed al sostegno dell'allattamento. MAMI s'impegna a contribuire alla realizzazione degli obiettivi operativi contenuti nella Dichiarazione degli Innocenti (OMS/UNICEF).
http://www.who.int/topics/breastfeeding/en/ (articoli e documenti scientifici sull’allattamento al seno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità)
http://www.aap.org/healthtopics/breastfeeding.cfm (articoli e documenti scientifici sull’allattamento al seno dell’Accademia Americana di Pediatri)
http://www.neonatologia.it/upload/104.pdf (raccomandazioni della Società italiana di neonatologia (SIN) sull’allattamento materno, 2001)
www.ibfanitalia.org: (Ibfan Italia fa parte di International Baby Food Action Network, rete internazionale che raccoglie segnalazioni su violazioni del Codice Internazionale e diffonde informazioni sulla protezione dell’allattamento al seno e sulla qualità dell’alimentazione infantile.
www.lllitalia.it (sito italiano della Leche League, associazione internazionale non governativa nata per sostenere le donne che allattano)
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/allattamento_seno/comitato.html (comitato nazionale multisettoriale istituito presso il Ministero della Sanità con funzioni di proposta, orientamento e vigilanza sul rispetto del Codice Internazionale)
http://www.mami.org/altri_documenti/questioni_codice.html#direttive (raccolta di normativa internazionale, comunitaria e nazionale per la protezione dell’allattamento)
L’arte dell’allattamento materno, Brescia, La Leche League Italia, 2005. Capitoli 1,2,3,4,18,19,