FACCIAMO LA NANNA!! !

Sabato 5 ottobre: presso Auditorium S.Umiltà, via Pascoli 15, Faenza
- ore 16.30: "FACCIAMO LA NANNA" 
Metodi per far fare la nanna, fisiologia e patologia del sonno dei bebè tra 0 e 3 anni

Ne parliamo con

Alessandra Bortolotti, psicologa perinatale, autrice di "e se poi prende il vizio? Pregiudizi culturali e bisogni irrinunciabili dei nostri bambini

Claudia Muratori, pediatra neonatologa AUSL Ravenna

per info: 333 3520627
allattandoafaenza@gmail.com
babysitteraggio gratuito
informafamiglie@comune.faenza.ra.it

ADESSO BASTA

video originale oggetto di commento perentorio del Garante
Il Garante risponde(tratto da Corriere) :

"Telecamere che indugiano a lungo sul pianto disperato di un bambino, contesti familiari messi a nudo dalle ingerenze di trasmissioni televisive che spesso non dimostrano sufficiente attenzione verso i bambini e gli adolescenti. Le scene della trasmissione SOS Tata che mi sono state segnalate da alcune associazioni non sono che l'ennesimo episodio di un modo di fare televisione spesso poco attento al rispetto dei principi sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, poi ribaditi da diversi codici deontologici sottoscritti dal mondo dell'informazione, come la Carta di Treviso e il Codice di autoregolamentazione tv e minori»...
...«Invito pertanto i responsabili di LA7 e della società Magnolia, produttori della trasmissione SOS Tata, ma più in generale tutto il mondo dell'informazione e dell'intrattenimento, al rispetto dei principi che loro stessi hanno sottoscritto, primo fra tutti quello che vincola la partecipazione dei minorenni alle trasmissioni televisive al massimo rispetto della loro persona, evitando che siano coinvolti in forme di comunicazione lesive dello sviluppo armonico della loro personalità. Quando si ha a che fare con i bambini e gli adolescenti, soprattutto in contesti così delicati, non ci si può permettere leggerezza e superficialità. Il coinvolgimento di professionalità specifiche che di volta in volta supervisionino il contenuto delle trasmissioni prima che queste vadano in onda, in questo senso, è fondamentale»....

Lettera aperta al Garante per la protezione infanzia e adolescenza Vincenzo Spadafora LIMITARE ESPOSIZIONI DEI MINORI NEI REALITY SHOW

22 settembre 2013
Gentile dottor Spadafora,
siamo un gruppo di persone, genitori e non, e di associazioni che si occupano di
allattamento, sostegno alla genitorialità, salute materno-infantile.
La contattiamo dopo essere rimasti letteralmente sconcertati da alcune scene mandate
in onda sabato 14 settembre, su La 7, durante la trasmissione SOS TATA che andiamo a
descrivere. In questa trasmissione, un bimbo di appena 12 mesi veniva lasciato piangere
solo nel suo lettino, chiuso in camera, perché si addormentasse. Il bimbo aggrappato alle
sbarre del letto gridava, sudato, disperato, terrorizzato, con la telecamera puntata su di
lui per vari minuti. Nel frattempo, la mamma veniva intrattenuta in cucina dalla Tata
rassicurante, mentre il fratellino maggiore si tappava le orecchie. Finalmente alla
mamma è stato permesso di andare dal bimbo, mettergli il ciuccio e adagiarlo sotto le
coperte. Il bimbo a questo punto rallentava il pianto, guardava la mamma, tenendole le
braccia in cerca di conforto… ma la madre, secondo le indicazioni della tata, se ne
andava via, rilasciandolo solo. Il bimbo, deluso, ripiombava in un pianto ancora più
straziante. Dopo altri interminabili minuti, il bimbo sfinito non piangeva più e si
addormentava.
Esprimiamo ancora una volta il nostro dissenso per i metodi per “educare i bambini
piccoli a dormire” che si basano sull’estinzione graduale del pianto. Sappiamo ormai
dalla ricerca scientifica, se non bastasse il buon senso, che la fisiologia dell’essere
umano prevede che riceva delle cure di tipo prossimale da parte della madre e degli
adulti che se ne prendono cura, e che la pretesa che un bambino piccolo si addormenti
da solo e dorma per tutta la notte senza richiedere la presenza e il contatto dell’adulto,
oltre ad essere anti-fisiologica ed irrealistica, può provocare confusione nei genitori e
grande stress nei bambini. Questi metodi possono minare fin dalla primissima infanzia la
fiducia negli adulti e quindi in se stessi e interferire con lo stabilirsi di una sana relazione
genitori-figli, oltre ad interferire (se il bambino è piccolo) con l’allattamento al seno.
Esistono altre modalità di accudimento, più rispettose della fisiologia del sonno e dei
bisogni irrinunciabili dei bambini molto piccoli.
Riteniamo che sia pericoloso e fuorviante promuovere in TV il ricorso a questi
sistemi, senza che ai genitori vengano date informazioni complete e coerenti,
affinché possano compiere decisioni informate. Chiediamo quindi che le redazioni
televisive si facciano carico di questa responsabilità.
Soprattutto, poi, pensiamo che puntare la telecamera su di un bambino piccolo, solo,
stravolto, terrorizzato, e trasmetterlo indiscriminatamente a milioni di
telespettatori, sia una violazione della dignità e dei diritti del bambino, compreso
quello dei bambini che magari stavano guardando la TV a casa. A questo proposito,
ricordiamo che nella Carta di Treviso (protocollo firmato il 5 ottobre 1990 da Ordine dei
giornalisti, Federazione nazionale della stampa italiana e Telefono azzurro con l'intento di
disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia) si dice:
5) il bambino non va intervistato o impegnato in trasmissioni televisive e radiofoniche che
possano lederne la dignità o turbare il suo equilibrio psico-fisico, né va coinvolto in forme
di comunicazioni lesive dell’armonico sviluppo della sua personalità, e ciò a prescindere
dall’eventuale consenso dei genitori;
La visione di scene di questo tipo, potrebbe alimentare, in un pubblico adulto
predisposto, pericolosi atteggiamenti di voyeurismo e sadismo nei confronti del dolore
infantile.
Chiediamo quindi all'Authority di intervenire, prendendo posizione contro i metodi
di estinzione graduale del pianto e la loro promozione verso i genitori, e ponendo
regole più severe per l'esposizione di bimbi molto piccoli nei reality show, in modo
che mai più vengano trasmesse scene in cui questi ultimi sono sottoposti a
situazioni stressanti e angoscianti, od umilianti, pur col consenso dei loro genitori.
Confidando in una sollecita e positiva risposta,

Associazione Culturale Pediatri, Gruppo Allattando a Faenza, IBFAN Italia, Il
Melograno Centri Informazione Maternità e Nascita, Movimento Allattamento
Materno Italiano, Un Pediatra Per Amico.

Bibliografia
• CARTA DI TREVISO per una cultura dell’infanzia - Documento CNOG/FNSI del 5 ottobre 1990
aggiornato con delibera del CNOG del 30.3.2006 (http://www.odg.it/content/minori)
• Fogli informativi sul sonno dei bambini a cura dell'Infant Sleep Information Source
(http://www.isisonline.org.uk/pdf_info/), in particolare quello sullo “Sleep Training”
(https://www.dur.ac.uk/resources/isis.online/pdfs/ISISPDFsleeptrainingJuly2013.pdf )
• https://www.facebook.com/notes/non-solo-tate/comunicato-ufficiale-per-dissociarsi-da-alcuni-contenuti espressi-
nelle-trasmiss/114965425326804
• Moschetti A.M.,Tortorella M.L., L’estinzione graduale risolve i problemi di sonno dei bambini? Tratto
dai quaderni dell’Associazione Culturale Pediatri 2006; 13(6):264-266 (http://www.acp.it/wpcontent/
uploads/Quaderni-acp-2006_136_264-266.pdf)
• Alessandra Bortolotti, E se poi prende il vizio? Pregiudizi culturali e bisogni irrinunciabili dei nostri
bambini, Il leone verde, 2010
• Grazia Honegger Fresco, Facciamo la nanna. Quel che conviene sapere sui metodi per far dormire
il vostro bambino, Il leone verde, 2006
• James Mac Kenna, Di notte con tuo figlio. La condivisione del sonno in famiglia, Il leone verde,
2011

Lettera al Garante

GAAF;MAMI; IBFAN; ACP; MELOGRANO; UPPA 
hanno scritto e firmato per primi la lettera che vi alleghiamo;
lettera clicca qui (formato pdf)
se volete potete  sottoscrivere come singoli o associazioni.
Mandando la lettera al Garante e aggiungendo la firma della vostra associazione a 
boldrini_l@camera.it
info@ilcorpodelledonne.net
allattandoafaenza@blogspot.com


Allattamento materno, tossici ambientali, promozione della salute

tratto dal sito http://difesalattematerno.wordpress.com/

I contaminanti chimici sono in grado di raggiunge tutti gli ecosistemi del nostro pianeta. Il latte materno è stato usato come biomarker dell’inquinamento ambientale in quanto, per processi di bioaccumulo nei tessuti grassi, molti contaminanti chimici raggiungono concentrazioni facilmente misurabili nel latte materno. L’informazione sulla presenza di contaminanti nel latte materno arriva ai media piuttosto spesso, creando confusione tra i genitori e gli operatori sanitari ed in alcuni casi provoca la sospensione dell’allattamento al seno. In questo documento, il Comitato per l’allattamento materno della Associazione Spagnola di Pediatria (AEP) sottolinea l’importanza di promuovere l’allattamento al seno come la scelta più sana, perché i suoi benefici superano chiaramente i rischi per la salute associati ai contaminanti chimici presenti nel latte materno. Il latte materno contiene fattori protettivi che contrastano i potenziali effetti nocivi connessi con l’esposizione prenatale a inquinanti ambientali. In questo documento si sintetizzano le principali raccomandazioni per ridurre il livello di contaminanti chimici nel latte materno e si sottolinea il ruolo fondamentale delle istituzioni governative nello sviluppo di programmi mirati alla eliminazione o riduzione della contaminazione chimica del cibo e dell’ambiente, così da evitare gli effetti negativi sulla salute dei bambini,derivanti dalla esposizione a questi composti tossici, attraverso la placenta e il latte materno.
aep13contaminanteslm_it.pdf 
 
Sabato 7 Settembre

dalle 10 alle 12

presentazione a Forlì di

"Genitori e bebè 
 
naturalmente a costo zero"

Il lieto evento è alle porte? Avete preparato la “lista nascita”??
Biberon, scalda biberon, latte 1, latte 2, latte 3, omogeneizzati, ciucci, sterilizzatore ciucci, porta ciucci, culle e cullette, api e apette, sdraiette auto dondolanti, creme e cremine, carrozzine e bilancine, per non parlare dei giocattoli di ogni forma e colore…
Ma servono davvero così tanti oggetti (e soldi, e rifiuti)
per fare felice un bebè?
No! L’arrivo di un bebè può essere l’occasione per rivedere
i nostri stili di vita, rendendoli più critici, salutari, economici ed ecologici!!
In collaborazione con
L’apebianca, viale Bologna 277 a Forlì
 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

SETTIMANA MONDIALE DELL'ALLATTAMENTO MATERNO_SAM




Il GAAF -  Gruppo allattando a Faenza

in collaborazione con Centro per le Famiglie di Faenza e Ausl Ravenna
organizzano
28 settembre: presso la Sala Conferenze "Maria Luisa Ziani" della Casa delle Associazioni Via Laderchi 3/A Faenza
- ore 15, "FACCIAMO LA PAPPA", ne parliamo con

    Lucio Piermarini, pediatra ACP, autore di "Io mi svezzo da solo",
    Rita Tanas, pediatra endocrinologo, autore di "Il gioco delle perle e dei delfini, riflessioni per aiutare genitori di bambini in eccesso ponderale"
    Maria Luisa Fiumana pediatra del Consultorio pediatrico di Faenza, parlerà dell'alimentazione nelle mense scolastiche di Faenza.

5 ottobre: presso Auditorium S.Umiltà, via Pascoli 15, Faenza
- ore 16.30: "FACCIAMO LA NANNA" Ne parliamo con

    Alessandra Bortolotti, psicologa perinatale, autrice di "e se poi prende il vizio?
    E se poi prende il vizio? Pregiudizi culturali e bisogni irrinunciabili dei nostri bambini
    Claudia Muratori, pediatra neonatologa AUSL Ravenna

- ore 10 " BISOGNI E SIGNIFICATI DELL'ALLATTAMENTO: PAROLE, EMOZIONI ED ATTESE DI MAMME, PAPA' E... BAMBINI!" Ne parliamo con Elisabetta Ciracò (psicologa-psicoterapeuta) e Federica Zampighi (pedagogista del Centro per le Famiglie). 

Nell'ambito dell'incontro sarà presentata la raccolta di testimonianze "Allat- ti amo: mamme e papà raccontano la loro esperienza di allattamento"

Inframezzi di letture teatrali di alcuni contributi della raccolta, a cura dell'Associazione Start


per info: 333 3520627
allattandoafaenza@gmail.com

informafamiglie@comune.faenza.ra.it